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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: questione lingua, principi spiritualistici che considerano la linguistica come una scienza autonoma, L'Illuminismo che si fonda su principi sensistico-empirici, L'Illuminismo che sostiene la prevalenza dell'uso sulla norma, Il Romanticismo che fonda le sue teorie linguistiche su principi spiritualistici, dare una sistemazione definitiva alla situazione linguistica italiana e si propongono tre soluzioni arcaizzante-toscana (Bembo), principi sensistico-empirici opposti ai principi spiritualistici, Melchiorre Cesarotti contro Il vocabolario della Crusca (fondato sul volgare toscano del Trecento e, successivamente, del Cinquecento), principi spiritualistici che considerano la lingua un organo vivente in continua evoluzione, teorie cinquecentesche fra le quali ha la meglio Bembo, Il Romanticismo ma in Italia affronta il problema della lingua in modo pragmatico e politico, Cinquecento quando si cerca di dare una sistemazione definitiva alla situazione linguistica italiana, De vulgari eloquentia dove teorizza che nessun volgare concretamente parlato in Italia corrisponde a questo ideale, Dante ma nasce davvero nel Cinquecento, la prevalenza dell'uso sulla norma con Melchiorre Cesarotti, De vulgari eloquentia dove teorizza un volgare: illustre cardinale aulico curiale, quale lingua usare per scrivere? e risponde nel De vulgari eloquentia, la storia della lingua legata alla storia del popolo (nazionalismo) serve una lingua unica per la nazione che sta cercando l'unità politica, La questione della lingua viene inizialmente affrontata da Dante, principi spiritualistici che considerano la storia della lingua legata alla storia del popolo (nazionalismo), Cinquecento ed ha ulteriori sviluppi con L'Illuminismo