Nel corso del Settecento la popolazione europea aumentò grazie alla scomparsa della peste, ai primi successi della medicina e alla capacità di affrontare le carestie, per cui la popolazione riuscì a vivere meglio. Il rischio di crisi alimentari in seguito all'aumento della popolazione fu superato grazie alla crescita della produzione agricola. Le grandi quantità di terre prima occupati dai pascoli furono messe a coltura e si adottarono nuovi metodi di coltivazione,alternando i cereali alle piante foraggere che facevano recuperare fertilità al terreno. Alcuni paesi europei del settecento adottarono il modello francese affermato in Francia. I sovrani limitarono il potere delle nobiltà e affidarono ai funzionari il compito di accrescere le risorse finanziarie e il dominio dello stato sulla società. Le guerre del XVII secolo erano state combattute per imporre la supremazia di un solo stato sull'Europa.I rapporti internazionali furono retti dalla politica e il ricorso alla guerra ebbe sempre obbiettivi limitati. I governanti delle cinque maggiori potenze riuscirono a ingrandirsi grazie agli stati più piccoli e più deboli,senza turbare i rapporti di forza esistenti.I sovrani si dettero da fare per rimodernizzare i loro stati e per disporre delle risorse necessarie alla potenza dello stato, essi resero più efficiente il sistema fiscale e per sviluppare l' economia istituirono i catasti e abolirono le tasse interne.Per migliorare il benessere dei sudditi aumentarono i loro diritti, si assicurarono che la sicurezza fosse adeguata e sottrassero alla chiesa il monopolio creando scuole elementari obbligatorie. Una vasta corrente di idee si diffuse in Europa nella seconda metà del settecento:essa aveva come idea centrale la fiducia nella ragione, ovvero la capacità posseduta da ogni uomo, che”illumina” il mondo, cosi facendo avrebbero allontanato l'ignoranza e il fanatismo e avrebbero migliorato le condizioni degli abitanti e della società in inteligenza.