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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Cartesio fisica, la divisione (dualismo) tra "sostanza pensante" e "sostanza estesa" descivendo la "res cogitans" come incorporea ed inestesa, consapevole, libera, analizzando solo le proprietà suscettibili di trattazione geometrica escludendo così la reale conoscenza dei fenomeni, quando un corpo si muove sposta dietro di sùè tale materia invisibile ("corpuscolare"), in maniera DEDUTTIVA da pochi principi, procedere indotto dal'illusione che esplicitando in maniera logica quello che è già contenuto negli assunti di partenza, "estensione" (unica componente del mondo) ne consegue che tale sostanza è infinita come lo spazio euclideo, una "fisica" riconducibile alla geometria che procede proponendo l'unità della "geometria degli antichi" con "l'algebra dei moderni", "estensione" (unica componente del mondo) ne consegue che non esistono gli "atomi" visto che lo spazio geometrico è infinitamente divisibile, grazie a due soli principii ovvero "moto" (originariamente dato da Dio), un visione MECCANICISTICA (deterministica) che "funziona" grazie a due soli principii, "estensione" (unica componente del mondo) ne consegue lo spazio è, dunque, continuo, senza vuoto, una "fisica" riconducibile alla geometria dominata un visione MECCANICISTICA (deterministica), la possibilità di tradurre i "numeri" in "forma" e viceversa visibile negli "assi cartesiani", "moto" (originariamente dato da Dio) che può distribuirsi in modi differenti tra i corpi, una "fisica" riconducibile alla geometria che non ha prodotto, però, lasciti scientifici molto significativi, la divisione (dualismo) tra "sostanza pensante" e "sostanza estesa" permise l'eliminazione dei residui, finalistici, antropomorfici, animisti, magici e astrologici dalla "fisica" del Seicento, grazie a due soli principii ovvero "estensione" (unica componente del mondo), così la reale conoscenza dei fenomeni schierandosi contro coloro che basano la conoscenza sull' ESPERIENZA, la divisione (dualismo) tra "sostanza pensante" e "sostanza estesa" descivendo la "res extensa" come corporea e spaziale, inconsapevole, determinata, proponendo l'unità della "geometria degli antichi" con "l'algebra dei moderni" reputando necessario che la "geometria" si universalizzi, proponendo l'unità della "geometria degli antichi" con "l'algebra dei moderni" reputando necessario che "l'algebra" si chiarifichi