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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: STORIA - Par.5.2 - L'Italia tra sviluppo industriale e povertà - Par.5.3 - Proteste, repressione, colonialismo - GB 3a media, Lo sviluppo industriale ed economico Dal 1880 al 1910, l'Italia conobbe un intenso sviluppo industriale sostenuto dalle politiche dei governi di sinistra e dovuto principalmente a: 1) la politica protezionistica che faceva avere meno concorrenza alle imprese italiane 2) gli investimenti francesi e tedeschi 3) La fondazione della banca d'Italia nel 1893 che dava più fiducia e protezione ai risparmiatori. ( vedi la 2a rivoluzione industriale : Cmap per i paragrafi 1.3 e 1.4) Ma Le difficili condizioni degli anni dal 1880 al 1910 Ma lo sviluppo economico coinvolse solo il Nord-ovest dell'Italia, cioè dove erano localizzate le fabbriche, ma anche lì le condizioni di lavoro erano durissime: paghe basse ed orari pesanti. Così ricominciò l'emigrazione sia per le condizioni economiche, sia per l'aumento della popolazione, che in quegli anni quasi raddoppiò, Le conseguenti proteste e repressione Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 cominciarono a svilupparsi movimenti di protesta tra gli operai del Nord ed i contadini del centro Sud, si formarono le prime organizzazioni sindacali ed i primi partiti tra cui il Partito Socialista nel 1892. nel 1906 le organizzazioni sindacali assunsero carattere nazionale e nacque la CGL ( confederazione nazionale dei lavoratori) le repressioni continuano La crisi di fine ottocento L'atteggiamento repressivo iniziato con Crispi continuò con la repressione violenta del movimento popolare a Milano nel 1898 per protestare contro l'aumento del prezzo del pane. Il generale Bava Beccaris fece sparare sulla folla e ci furono centinaia di morti e migliaia di arresti. l'episodio più drammatico avvenne a Monza, dove l'anarchico Gaetano Bresci uccise il re d'Italia Umberto I per vendicare l'eccidio di Milano, per cui il generale Beccaris era stato addirittura premiato., Le difficili condizioni degli anni dal 1880 al 1910 Ma lo sviluppo economico coinvolse solo il Nord-ovest dell'Italia, cioè dove erano localizzate le fabbriche, ma anche lì le condizioni di lavoro erano durissime: paghe basse ed orari pesanti. Così ricominciò l'emigrazione sia per le condizioni economiche, sia per l'aumento della popolazione, che in quegli anni quasi raddoppiò In particolare La situazione più dificile era per la agricoltura Infatti L'Italia non produceva a sufficenza i cereali necessari al pane e quindi li importava a prezzi molto alti per i dazi doganali, con un aumento notevole del prezzo del pane. Di questa situazione approfittarono i latifondisti del sud che non avevano interesse a produrre di più ed abbassare i prezzi. Anche la esportazione di prodotti tradizionali come olio, vino ed agrumi fu penalizzata dai dazi imposti dagli altri stati europei., Lo sviluppo industriale ed economico Dal 1880 al 1910, l'Italia conobbe un intenso sviluppo industriale sostenuto dalle politiche dei governi di sinistra e dovuto principalmente a: 1) la politica protezionistica che faceva avere meno concorrenza alle imprese italiane 2) gli investimenti francesi e tedeschi 3) La fondazione della banca d'Italia nel 1893 che dava più fiducia e protezione ai risparmiatori. ( vedi la 2a rivoluzione industriale : Cmap per i paragrafi 1.3 e 1.4) In particolare I settori più sviluppati furono: 1) Agroalimentare 2) Siderurgico 3) Idroelettrico 4) meccanico, Lo sviluppo industriale ed economico Dal 1880 al 1910, l'Italia conobbe un intenso sviluppo industriale sostenuto dalle politiche dei governi di sinistra e dovuto principalmente a: 1) la politica protezionistica che faceva avere meno concorrenza alle imprese italiane 2) gli investimenti francesi e tedeschi 3) La fondazione della banca d'Italia nel 1893 che dava più fiducia e protezione ai risparmiatori. ( vedi la 2a rivoluzione industriale : Cmap per i paragrafi 1.3 e 1.4) In particolare L'area più interessata fu il cosidetto "Triangolo industriale" formato da Milano, Torino e Genova, favorite dalla vicinanza con i mercati europei, Le quattro giornate di Milano Ed il conseguente L'assassinio di Umberto I, Le conseguenti proteste e repressione Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 cominciarono a svilupparsi movimenti di protesta tra gli operai del Nord ed i contadini del centro Sud, si formarono le prime organizzazioni sindacali ed i primi partiti tra cui il Partito Socialista nel 1892. nel 1906 le organizzazioni sindacali assunsero carattere nazionale e nacque la CGL ( confederazione nazionale dei lavoratori) ma il governo reagì La reazione del governo di F. Crispi Il governo reagì duramente alle proteste , rifiutando ogni forma di dialogo e non concedendo neanche il diritto di scioperare e manifestare . Protagonista di queste repressioni fu Francesco Crispi, che subentrò a Depretis nel 1887 e rimase in carica fino al 1896. Crispi fu protagonsta di una politica autoritaria e antipopolare reprimendo il movimento dei " fasci siciliani" in Sicilia e proclamando lo stadio d'assedio e dichiarando illegali tutte le organizzazioni operaie, La crisi di fine ottocento L'atteggiamento repressivo iniziato con Crispi continuò con la repressione violenta del movimento popolare a Milano nel 1898 per protestare contro l'aumento del prezzo del pane. Il generale Bava Beccaris fece sparare sulla folla e ci furono centinaia di morti e migliaia di arresti. l'episodio più drammatico avvenne a Monza, dove l'anarchico Gaetano Bresci uccise il re d'Italia Umberto I per vendicare l'eccidio di Milano, per cui il generale Beccaris era stato addirittura premiato. Le quattro giornate di Milano, Le difficili condizioni degli anni dal 1880 al 1910 Ma lo sviluppo economico coinvolse solo il Nord-ovest dell'Italia, cioè dove erano localizzate le fabbriche, ma anche lì le condizioni di lavoro erano durissime: paghe basse ed orari pesanti. Così ricominciò l'emigrazione sia per le condizioni economiche, sia per l'aumento della popolazione, che in quegli anni quasi raddoppiò Quindi Le conseguenti proteste e repressione Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 cominciarono a svilupparsi movimenti di protesta tra gli operai del Nord ed i contadini del centro Sud, si formarono le prime organizzazioni sindacali ed i primi partiti tra cui il Partito Socialista nel 1892. nel 1906 le organizzazioni sindacali assunsero carattere nazionale e nacque la CGL ( confederazione nazionale dei lavoratori)