Forme e fonti Nella pratica, si considerano "fonti" di energia tutte quelle entità che possono trasformarsi in forme di energia direttamente utilizzabili, dalle sostanze in grado di liberare l'energia che contengono (per esempio, i combustibili fossili) ai fenomeni che producono energia per esempio il fluire di un fiume o la fissione del nucleo atomico. Se però si analizzano un po' più da vicino le diverse fonti, si può osservare che, per esempio, i combustibili fossili contengono energia solare immagazzinata milioni di anni fa, che l'energia nucleare deriva da un riassestamento della materia costituente il nucleo atomico, che l'acqua che scende a valle è stata trasportata in cima alle montagne dalle precipitazioni seguite all'evaporazione prodotta dall'energia solare, e così via. A stretto rigore, le diverse "fonti" possono quindi essere ricondotte a quella che - dal punto di vista della fisica - è l'unica "vera" fonte di energia nell'universo, cioè la materia che si trasforma in energia annullando la sua massa (come dimostrò Albert Einstein). In questa visione estremamente rigida, le uniche fonti di energia disponibili sulla Terra risultano quindi essere il Sole (con la sua luce e il suo calore) e la Terra stessa (con la sua attrazione gravitazionale).