La definizione di energia L'energia è "la capacità che un corpo ha di compiere lavoro. L'energia meccanica di un corpo si presenta in due forme diverse, cioè come energia potenziale (energia che gli deriva dalla posizione in cui si trova: per esempio, un corpo sospeso), oppure energia cinetica (energia che gli deriva dalla velocità che possiede: per esempio, un corpo che cade). Da questa definizione segue immediatamente il principio che l'energia si può trasformare da una forma all'altra (per esempio, da potenziale in cinetica) e, per estensione, il principio di conservazione dell'energia: "l'energia si trasforma da una forma all'altra ma non può essere né creata né distrutta". L'energia è presente in natura sotto forme diverse che si trasformano l'una nell'altra (termica, elettrica, chimica, nucleare). Quando si parla di energia (in qualsiasi forma) o di fonti di energia (cioè di sostanze - carbone, metano ecc. - o di entità - vento, acqua corrente - in grado di produrre energia), si fa in genere riferimento a un "qualcosa" che è in grado di sviluppare una data quantità di energia e, quindi, di consentire l'effettuazione del relativo lavoro. Per tutte queste forme risulta valido anche il principio di conservazione, di cui vengono precisati i limiti pratici. Ogni trasformazione di energia provoca il "degrado" di una parte di essa; in altri termini, via via che si trasforma, l'energia - pur non distruggendosi - perde parzialmente il suo potere di produrre lavoro (e quindi di essere utilizzata per scopi pratici). Il principio di conservazione dell'energia, con questa precisazione, costituisce uno dei principi basilari della scienza.