Dolci le mie parole ne la sera

ti sien come la pioggia che bruiva

tepida e fuggitiva,

commiato lacrimoso de la primavera,

su i gelsi e su gli olmi e su le viti

e su i pini dai novelli rosei diti

che giocano con l’aura che si perde,

e su ‘l grano che non è biondo ancora

e non è verde,

e su ‘l fieno che già patì la falce

e trascolora,

e su gli olivi, su i fratelli olivi

che fan di santità pallidi i clivi

e sorridenti.

 

Laudata sii per le tue vesti aulenti,

o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce

il fien che odora!

 

Parafrasi

 

Le mie parole  in questa  sera ti (alla donna amata) giungano siano gradite (dolci) come  la pioggia che crepitava (bruiva) tiepida e passeggera (fuggitiva), saluto (commiato) commosso (lacrimoso) della primavera (che cede il passo all’estate), sui gelsi e sugli olmi e sulle viti e sui pini con i  nuovi (novelli) germogli (diti) rosati (rosei) che (appunto come dita) giocano (oscillando) con l’aria (l’aura) che (li attraversa e) si perde, e sul grano che non è ancora giallo (biondo) e che non è più verde, e sul fieno che già ha subito (patì) la falce (è stato mietuto) e che perciò muta colore (trascolora) e sugli olivi, sui fratelli olivi, che con la loro santità rendono le colline (i clivi) pallide (color grigio-verde) e sorridenti.

O Sera, (tu) sii lodata (laudata) per le tue vesti profumate (aulenti) e per la cintura  (cinto) che ti stringe (intorno alle vesti) come (il ramo del) salice (salce), il fieno odoroso (che odora). 

 

Figure retoriche

 

“…su i gelsi e su gli olmi e su le viti e su i pini… e su l’ fieno… e su gli olivi, su i fratelli olivi…” : POLISINDETO in cui le immagini compaiono in una serie enumerativa, costruita su questa figura retorica, con una variazione dell’intento musicale.

Novelli rosei diti: SIMILITUDINE, con cui i germogli dei pini, che hanno una forma sottile e allungata e colore rosato, vengono paragonati alle dita della mano.

Fratelli olivi: l’EPITETO fratelli attribuito agli olivi s’intona ancora al modello francescano del Cantico di Frate Sole, in cui vengono chiamati “fratelli” tutti gli elementi del creato.