Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i
mezzi d'informazione e lo sport
Relatrice: Kathleen Van Brempt
PAGINA REGOLAMENTARE
Con lettera del 30 ottobre 2000 la Commissione europea ha
trasmesso al Parlamento europeo il Memorandum sull'istruzione e la
formazione lungo tutto l'arco della vita (SEC(2000) 1832 - 2001/2088
(COS)).
Nella seduta del 14 maggio 2001 la Presidente del
Parlamento ha comunicato di aver deferito tale relazione alla commissione
per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo
sport per l'esame di merito e, per parere, alla commissione per
l'occupazione e gli affari sociali (C5-0192/2001).
Nella seduta del 17 maggio 2001 la Presidente del
Parlamento europeo ha comunicato che, ai sensi della procedura Hughes, la
commissione per l'occupazione e gli affari sociali, competente per parere,
doveva essere associata all'elaborazione della relazione.
Nella seduta del 14 giugno 2001 la Presidente del
Parlamento europeo ha comunicato che la Conferenza dei presidenti aveva
demandato alla commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i
mezzi d'informazione e lo sport il potere deliberante a norma
dell'articolo 62 del regolamento.
Nella riunione del 6 marzo 2001 la commissione per la
cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport ha
nominato relatrice Kathleen Van Brempt.
Nelle riunioni del 29 maggio, 26 giugno, 10 luglio e 18
settembre 2001 ha esaminato la proposta della Commissione e il progetto di
relazione.
Nella riunione del 18 settembre 2001 ha approvato la
proposta di risoluzione all'unanimità.
Erano presenti al momento della votazione Giuseppe
Gargani (presidente), Kathleen Van Brempt (relatrice), Pedro Aparicio
Sánchez, Marielle de Sarnez, Maria Martens, Mario Mauro, Pietro-Paolo
Mennea, Barbara O'Toole, Doris Pack, Roy Perry, Mónica Ridruejo, Luckas
Vander Taelen, Eurig Wyn, Sabine Zissener, Cristina Gutiérrez Cortines (in
sostituzione di Theresa Zabell), The Earl of Stockton (in sostituzione di
Christopher Heaton-Harris), Robert J.E. Evans (in sostituzione di Phillip
Whitehead), Thomas Mann (in sostituzione di Ruth Hieronymi, a norma
dell'articolo 153, paragrafo 2, del regolamento) e Herman Schmid (in
sostituzione di Geneviève Fraisse, a norma dell'articolo 153, paragrafo 2,
del regolamento).
Il parere della commissione per l'occupazione e gli
affari sociali è allegato.
Processo verbale del 23/10/2001
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE
Istruzione e formazione permanente (Articolo 62 del
regolamento)
A5-0322/2001
Risoluzione del Parlamento europeo sul Memorandum della
Commissione sull'istruzione e la formazione lungo tutto l'arco della
vita (SEC(2000) 1832 - C5-0192/2001 - 2001/2088(COS))
Il Parlamento europeo,
- visto il Memorandum della Commissione
(SEC(2000) 1832 - C5-0192/2001),
- visti l'anno europeo dell'istruzione e della
formazione su tutto l'arco della vita attiva (1996) e la propria
risoluzione dell'8 settembre 2000 sulla relazione concernente
l'attuazione, i risultati e la valutazione complessiva dell'anno europeo
dell'istruzione e della formazione su tutto l'arco della vita attiva
(1996)(1),
- visto il Consiglio europeo di Lussemburgo
(1997), in occasione del quale sono stati introdotti quali temi prioritari
negli orientamenti occupazionali una maggiore disponibilità e adattabilità
grazie alla formazione,
- viste le conclusioni dei Consigli europei di
Lisbona, Feira e Stoccolma,
- vista la pubblicazione dell'OCSE "education
policy analyses" ,
- vista la Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione europea, con specifico riferimento all'articolo 14 che
garantisce il diritto all'istruzione e all'accesso alla formazione
professionale e continua,
- visti gli articoli 149 e 150 del trattato
CE,
- visto l'articolo 47, primo comma, del suo
regolamento,
- previa delega del potere deliberante, a
norma dell'articolo 62 del regolamento, alla commissione per la cultura,
la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport,
- visti la relazione della commissione per la
cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport e il
parere della commissione per l'occupazione e gli affari sociali
(A5-0322/2001),
A. considerando che viviamo in una società
della conoscenza in rapida evoluzione caratterizzata dalla costante
introduzione di nuove tecnologie e dall'aumento esponenziale della massa
di informazioni, nonché dalla rapidità con cui esse si diffondono,
B. constatando che la società della conoscenza
può notevolmente migliorare la qualità della vita e l'attività dei
singoli, a patto che, nel contempo, si varino misure tese a garantire a
chiunque pari opportunità di attiva partecipazione in detta società,
C. considerando che l'odierna economia, basata
principalmente sulle conoscenze e sulla mobilità, richiede che tutti
possano completare le proprie conoscenze per poter far fronte all'avvento
di nuovi rischi connessi alla rapida evoluzione della società e delle
nuove tecnologie; che il conseguimento di un diploma non basta più da solo
a determinare la carriera per il resto della vita attiva; che il classico
schema studi/attività professionale/pensione è messo a dura prova,
D. considerando che, in base a studi compiuti
dall'OCSE, coloro che hanno compiuto un ciclo superiore di studi hanno un
più facile accesso all'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della
vita nonché al perfezionamento professionale, motivo per cui è opportuno
migliorare l'accesso all'informazione sulle azioni di formazione proposte
per le persone che non hanno effettuato studi superiori,
E. considerando le conclusioni del Consiglio
europeo di Lisbona, che vogliono fare dell'Unione europea l'economia e la
società basate sulla conoscenza più competitive del mondo,
F. considerando che il progetto europeo
dell'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita si colloca nel
più ampio quadro politico dei futuri obiettivi in materia di istruzione e
di formazione; che un siffatto progetto europeo non va scisso da altre
concrete tematiche europee come occupazione, politica sociale, mobilità,
ICT, E-learning,
G. considerando che la formazione lungo tutto
l'arco della vita riguarda tutti i settori socioeconomici, gli operai, gli
impiegati, i professori universitari, i quadri, i ricercatori, ecc. e che
l'Unione e gli Stati membri devono tener conto di questa diversità in sede
di elaborazione dei programmi di formazione e di finanziamento degli
stessi,
H. considerando che l'ampliamento modificherà
il mercato dell'occupazione e della formazione professionale,
I. considerando che gli indirizzi
occupazionali che dal 1997 presiedono al coordinamento delle politiche
occupazionali degli Stati membri indicano l'istruzione e la formazione
lungo tutto l'arco della vita quale una delle priorità; considerando che
nell'ambito degli orientamenti per il 2001 si invitano gli Stati membri a
stabilire obiettivi quantificati circa la partecipazione dei 25-64enni
all'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita e le parti
sociali a negoziare su materie quali la partecipazione alla
formazione,
1. ribadisce la strategia delineata dalla
Commissione di promuovere un ampio dibattito sociale sull'istruzione e
formazione lungo tutto l'arco della vita;
2. esprime la sua convinzione che l'istruzione
e la formazione lungo tutto l'arco della vita dovrebbe essere, oltre che
una necessità sociale, anche un diritto sociale di tutti;
3. sollecita la Commissione a uniformare le
azioni concrete in materia di formazione lungo tutto l'arco della vita ai
seguenti principi:
a) democratizzazione e principio delle pari
opportunità: la formazione lungo tutto l'arco della vita deve sostituire
il concetto di una sola opportunità di formazione con il concetto di
molteplici opportunità di apprendimento e di acquisizione di nuove
conoscenze in tutto l'arco della vita creando "opportunità vitali" :
tutti devono usufruire di pari opportunità in materia di istruzione e
formazione lungo tutto l'arco della vita,
b) autorealizzazione individuale: il concetto
di formazione lungo tutto l'arco della vita deve costituire una risposta
alle esigenze di ciascun individuo di completare e ampliare le sue
conoscenze e arricchirsi spiritualmente,
c) diritto individuale all'istruzione e
formazione lungo tutto l'arco della vita: questo concetto deve conferire
riscontri concreti al diritto di ogni individuo all'istruzione e
formazione,
d) responsabilità individuale: il concetto di
formazione lungo tutto l'arco della vita deve essere finalizzato anche
alla crescita dell'individuo all'insegna del senso civico e di
responsabilità,
e) un approccio olistico della formazione:
oltre che allo sviluppo delle conoscenze e, in chiave meramente
funzionale, all'occupazione, la formazione deve essere finalizzata anche
al modo di comportarsi nella società;
4. rileva che talvolta l'istruzione e
formazione lungo tutto l'arco della vita postula mutamenti radicali nel
campo dell'istruzione, della formazione e dell'occupazione nonché
provvedimenti di sostegno, come per esempio:
a) sviluppo di settori prioritari di azione
basati sull'indispensabile equilibrio fra le considerazioni economiche
(disponibilità dell'individuo) e le considerazioni sociali, culturali
(autorealizzazione individuale), ivi compresa l'integrazione sociale,
b) integrazione del concetto di formazione
lungo tutto l'arco della vita nell'istruzione scolastica, di modo che il
diploma acquisito non sia considerato l'ultimo prima della vita
professionale ma piuttosto il primo in materia e che altri potranno essere
acquisiti durante la vita professionale, a prescindere dal settore di
attività,
c) speciale attenzione alle fasce più
vulnerabili, che non dispongono di un facile accesso all'informazione
sulle possibilità di formazione lungo tutto l'arco della vita,
d) integrazione nel processo di apprendimento
della componente "joy of learning" grazie a metodi didattici atti a
mettere l'accento sul sostegno, l'accompagnamento e l'assistenza,
e) appoggio attivo a progetti di istruzione e
formazione a favore degli adulti che offrano a tutti pari opportunità,
indipendentemente dall'età e dal sesso,
f) promozione delle nuove forme di
apprendimento, oltre all'insegnamento tradizionale impartito dai centri di
insegnamento; riconoscimento e certificazione delle esperienze e
competenze acquisite anche in un quadro informale e riconoscimento
dell'esperienza acquisita altresì all'estero (equipollenza dei diplomi e
dei certificati),
g) maggiore riconoscimento sociale dei meriti
di coloro che migliorano il loro livello di conoscenze grazie a progetti
nel campo dell'istruzione lungo tutto l'arco della vita,
h) incoraggiando tutti gli interessati, da un
lato, a considerare la formazione lungo tutto l'arco della vita come un
progresso per la società e l'individuo e, dall'altro, ad assumere le
rispettive responsabilità (finanziamento delle formazioni, tempo
disponibile, riconoscimento delle conoscenze acquisite, ecc.): sono quindi
interessati i governi degli Stati membri, l'Unione europea, le imprese e i
singoli,
i) ricerca dei finanziamenti adeguati per
promuovere e istituire programmi di formazione lungo tutto l'arco della
vita: FSE, FESR, Fondi strutturali, BEI, ecc.;
5. ritiene che, se si vuole che la formazione
permanente sia efficace, sia necessario operare una distinzione tra le
grandi famiglie che la compongono e, pertanto, organizzare programmi con
un profilo definito e obiettivi coerenti; ritiene che sia altresì
necessario operare una distinzione tra i corsi miranti ad assimilare nuove
conoscenze professionali e i corsi destinati ad acquisire le conoscenze
necessarie all'integrazione sociale;
6. reputa necessario coordinare fra di loro
gli sforzi dell'Unione, degli Stati membri e delle regioni in materia di
istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita grazie a un metodo
aperto di coordinamento, con comuni obiettivi, indirizzi, indicatori e
analisi comparative delle migliori pratiche negli Stati membri, con
monitoraggio periodico e valutazione dei progressi compiuti; invita la
Commissione a formulare proposte all'indirizzo degli Stati membri perché
agiscano e si augura di essere coinvolto in queste attività;
7. chiede alla Commissione di definire
chiaramente, nelle proposte che formulerà in futuro, i concetti di
formazione continua operando una distinzione tra
- la formazione volta a porre rimedio
all'insuccesso scolastico o a far sì che i gruppi sfavoriti o minoritari
acquisiscano le conoscenze e la cultura di base,
- la formazione a distanza di adulti in
discipline che contribuiscono alla formazione generale e culturale,
incluse le nuove tecnologie,
- le qualifiche professionali
nell'insegnamento regolamentato e non,
- la formazione destinata all'occupazione e
all'inserimento nel mercato del lavoro, a prescindere dall'età
dell'alunno,
- l'acquisizione di nuove qualifiche che
favoriscano l'adattamento e il rinnovo delle tecniche per tener conto
delle richieste del nuovo mercato del lavoro, incluse le nuove
tecnologie,
- la formazione permanente destinata ai
professionisti, agli insegnati e ai ricercatori come mezzo per aggiornare
le conoscenze;
8. invita la Commissione e gli Stati membri ad
assicurare un miglior coordinamento dei finanziamenti esistenti, in modo
da garantire, quanto meglio possibile, a ciascun cittadino il diritto
all'istruzione e l'accesso alla formazione professionale e continua;
9. invita gli Stati membri a definire,
nell'ambito degli indirizzi occupazionali 2002, obiettivi concreti e a
varare misure concrete, organizzate per categorie di età e livelli di
formazione, in ordine alla partecipazione a progetti di formazione e
qualificazione;
10. invita la Commissione a comunicare, entro
la fine del 2001, il piano di azione che intende adottare in materia di
formazione lungo tutto l'arco della vita, associando il Parlamento alla
sua riflessione;
11. invita gli interlocutori sociali a porre
in atto, contestualmente agli orientamenti occupazionali e all'agenda
sociale, intese vincolanti in materia di diritto all'istruzione e
formazione lungo tutto l'arco della vita a livello europeo;
12. invita la Commissione e gli Stati membri a
mettere a punto, attraverso il metodo del coordinamento aperto, un sistema
ampiamente basato sul metodo dei "credits" che collochi gli attuali
strumenti di valutazione e riconoscimento in un sistema coerente e
trasparente comprensivo delle esperienze regolari, non regolari e
informali acquisite;
13. invita la Commissione ad applicare il
concetto del "mainstreaming" , contestualmente alla politica di
istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita, in modo da
integrarla orizzontalmente nelle attività del FES e dei programmi
comunitari;
14. invita la Commissione a inserire nelle
procedure relative all'istruzione e alla formazione lungo tutto l'arco
della vita anche i lavoratori privi della cittadinanza di uno Stato membro
ma che hanno acquisito il diritto di lavorare;
15. invita la Commissione e gli Stati membri a
formulare proposte di finanziamento di progetti relativi all'istruzione e
formazione lungo tutto l'arco della vita; insiste affinché in dette
proposte sia coinvolta la BEI, visto che lo sviluppo del capitale umano
costituisce una parte integrante dei nuovi compiti conferiti alla BEI;
16. invita la Commissione e gli Stati membri a
varare, di comune accordo e all'insegna delle migliori pratiche, misure di
incentivazione a livello individuale; caldeggia il sistema del "individual
learning accounts" praticato, per esempio, nel Regno Unito e in
Svezia;
17. sottolinea l'impatto dell'ampliamento sul
mercato del lavoro e della formazione e chiede alla Commissione di tenerne
conto nelle priorità e nelle azioni che avvierà in materia di formazione
lungo tutto l'arco della vita;
Formazione lungo tutto l'arco della vita e
occupazione
18. sottolinea che l'adeguamento dei sistemi
di istruzione e formazione al fine di integrare il concetto di istruzione
e formazione permanente è innanzitutto, conformemente al principio di
sussidiarietà, una questione di competenza degli Stati membri; reputa
tuttavia che uno sforzo comune coordinato a livello europeo sia
auspicabile per consentire agli Stati membri di scambiarsi esempi di buone
prassi; ritiene pertanto che il metodo aperto di coordinamento sia il
contesto adeguato per definire obiettivi comuni, onde incentivare
l'istruzione e la formazione permanente;
19. ritiene che siano principalmente la
mancanza di accordi e i disaccordi di fondo sulle forme di finanziamento e
sulle priorità a ostacolare lo sviluppo di sistemi di formazione
permanente;
20. reputa importante delineare quali sono le
opzioni e i problemi di definizione delle priorità, di modo che l'azione
politica possa concentrarsi sulle questioni più importanti;
21. ritiene che esista una diretta
interdipendenza fra qualità del lavoro e istruzione e formazione
permanente; sollecita pertanto la Commissione a chiarire come le politiche
relative all'istruzione e alla formazione permanente, alla qualità del
lavoro e all'organizzazione del lavoro possano vicendevolmente
rafforzarsi;
22. reputa importante per il raggiungimento
dell'occupabilità, condizione essenziale di una cittadinanza attiva e
perché si possa realizzare la crescita economica di cui le
"persone" sono la principale risorsa nonché per combattere
l'esclusione sociale, che l'istruzione permanente sia inclusa chiaramente
fra le priorità dell'azione politica;
23. auspica che venga delineata e tenuta in
considerazione nel quadro d'insieme anche la situazione nei diversi paesi
candidati per quanto concerne l'istruzione e l'apprendimento;
24. ravvisa la necessità di uno sviluppo verso
una società integrata che offra a tutti pari opportunità di accesso a un
apprendimento di qualità lungo tutto l'arco della vita;
Sistemi scolastici di base
25. solleva la questione relativa a come i
sistemi scolastici di base degli Stati membri, che costituiscono il punto
di partenza dell'istruzione e della formazione permanente, possano essere
migliorati qualitativamente e rimodellati per rispondere alle esigenze
odierne e future;
26. rammenta l'esigenza diffusa di edifici
scolastici moderni e di dimensioni adeguate nonché di attrezzature
conformi ai nuovi standard formativi e la necessità, per ragioni
didattiche, di classi meno numerose, dell'accesso alle nuove tecnologie,
dell'uso dei computer, della conoscenza dei programmi e delle connessioni
in rete;
27. ritiene che, nella società della
conoscenza, gli insegnanti, in quanto figure-chiave, debbano poter
accedere a strutture che consentano loro di migliorare le loro conoscenze
e di usufruire di maggiori possibilità di aggiornamento, in base alle
esigenze della società; ritiene altresì che, in considerazione
dell'importanza del loro ruolo sociale, debbano beneficiare di
remunerazioni adeguate e che la loro attività vada debitamente
riconosciuta;
28. ritiene che le organizzazioni dedite alla
formazione necessitino generalmente di essere snellite dal punto di vista
burocratico e aperte alla società che le circonda;
29. sottolinea che una maggiore capacità
propositiva degli insegnanti e un più ampio e attivo coinvolgimento di
famiglie e studenti possono contribuire a migliorare la qualità
dell'offerta formativa;
30. chiede, al fine di assicurare un buon
collegamento tra il sistema dell'istruzione e i locali mercati del lavoro,
che vengano avanzate proposte relative a come le scuole possano essere
convertite in centri locali di apprendimento aperti e di richiamo;
31. constata la necessità di promuovere la
formazione permanente a livello locale e regionale mediante l'istituzione
di reti di comunità efficaci;
Sistemi d'istruzione per adulti
32. riconosce che i sistemi d'istruzione per
adulti costituiscono strumenti importanti tanto per la produzione e
l'occupazione quanto per la prosperità, la cultura e lo sviluppo
individuale e che pertanto devono essere ampliati, innovati e
diversificati per far fronte alle nuove e molteplici esigenze;
33. sottolinea che ogni organizzazione
lavorativa di ampie dimensioni deve disporre di un piano per la formazione
e lo sviluppo della conoscenza, concordato tra le parti sociali e gestito
congiuntamente in linea con gli accordi e la legislazione nazionale;
34. riconosce che l'istruzione e la formazione
permanente sono importanti in ogni momento della vita e non soltanto in
relazione all'occupazione retribuita o al mercato del lavoro; sottolinea
che il concetto di istruzione e formazione permanente dovrebbe applicarsi
anche al periodo successivo al pensionamento e che l'accesso degli
anziani, siano essi pensionati o ancora attivi, ai programmi di
apprendimento dovrebbe essere facilitato;
35. esorta gli Stati membri a provvedere
affinché ai cittadini più anziani, ai disabili e ad altri che si trovano
al di fuori del mercato del lavoro sia offerta la possibilità di
un'ulteriore formazione che possa soddisfare le loro ambizioni personali
di apprendimento, consentendo quindi loro di partecipare ad attività
culturali;
36. sottolinea che i sistemi d'istruzione
dell'Unione debbono fra l'altro sostenere il mercato del lavoro e lo
sviluppo di un effettivo mercato del lavoro europeo, con un aumento della
mobilità transfrontaliera, e chiede il riconoscimento reciproco dei
diplomi;
Finanziamento
37. afferma che il necessario incremento
qualitativo dell'istruzione di base comporterà inevitabilmente aumenti
considerevoli, in alcuni casi assai considerevoli, delle spese;
38. segnala che la formazione professionale, i
corsi di perfezionamento e l'istruzione a livello superiore, in aumento
più rapido rispetto ad altri settori del sistema d'istruzione, comportano
anche notevoli aumenti di spesa;
39. sollecita una discussione sulle modalità
secondo le quali tali costi possano venire ripartiti negli Stati membri
tra singoli individui, datori di lavoro e organismi pubblici in modo tanto
efficace quanto solidale;
40. presume che i costi per la formazione e il
perfezionamento del personale in servizio costituiscano investimenti in
capitale umano e che le risorse finanziarie, il bilancio, gli obiettivi
della formazione e le misure necessarie debbano essere definiti e
organizzati con il coinvolgimento delle parti sociali e di altri gruppi
socialmente rilevanti nonché in conformità della regolamentazione
nazionale del mercato del lavoro;
41. sottolinea in particolare che la
maggioranza degli Stati membri è del tutto o in parte priva di forme di
finanziamento per la formazione a una nuova occupazione; sottolinea, a
tale proposito, che la riconversione è particolarmente necessaria durante
o dopo situazioni di crisi e riconversioni industriali;
42. richiama l'attenzione sulla proposta
secondo la quale ogni individuo dovrebbe avere diritto a un certo numero
di anni di istruzione pubblica, di modo che chi all'origine dispone di un
curriculum scolastico ridotto abbia successivamente diritto a una
formazione complementare, al fine di conseguire le qualifiche
professionali necessarie a garantirgli un ruolo attivo nella società e
l'accesso al mercato del lavoro;
43. pone l'accento sul nesso tra costi per
l'istruzione come investimento e come fonte di valore aggiunto e ritiene
necessario che sia tale approccio a orientare una politica di
finanziamento a lungo termine della formazione;
Il ruolo dell'Unione
44. esorta a condurre una discussione politica
aperta sulle tre distinte strategie di formazione e occupazione decise
contemporaneamente nella riunione del Consiglio europeo a Lisbona e
segnala che rimane ancora da risolvere il problema attinente alla
definizione delle priorità;
45. appoggia la proposta volta ad applicare il
metodo aperto di coordinamento al settore della istruzione e della
formazione permanente e sottolinea in particolare la necessità di definire
le linee direttrici concernenti le risorse, l'organizzazione e il
collegamento tra i vari istituti di insegnamento;
46. auspica che il metodo aperto di
coordinamento si configuri come un processo "dal basso verso
l'alto" piuttosto che come il processo "dall'alto verso il
basso" concepito per la politica dell'occupazione e chiede sforzi
maggiori al fine di far emergere un atteggiamento favorevole
all'istruzione e formazione permanente tra i gruppi socialmente
esclusi;
47. sottolinea il significato determinante che
riveste la conoscenza di due lingue per la cooperazione transfrontaliera
in Europa e nel mondo;
48. segnala che, pur nel rispetto
dell'autonomia degli Stati membri in questo settore, è necessario un
coordinamento tra di essi per quanto riguarda percorsi di formazione,
mobilità di studenti e insegnanti, riconoscimento reciproco dei titoli di
studio, criteri di ammissione ai corsi di formazione e perfezionamento
professionale, nonchè scambio delle buone prassi;
49. auspica che questi punti di vista vengano
presi in considerazione anche dalla Commissione e tenuti presenti nel
prosieguo dei lavori relativi all'annunciato piano d'azione per
l'istruzione e la formazione permanente;
50. incarica la sua Presidente di trasmettere
la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai
parlamenti degli Stati membri, nonché alle parti sociali
del'Unione.