Artigiani, intellettuali, commercianti e gli eredi dei giacobini avevano creato movimenti nazionali che si battevano per la libertà e l'indipendenza nazionale e per l'ugualianza politica e sociale. Nel 1820-30 questi movimenti avevano dato vita a molte lotte: in Italia e Polonia i moti erano stati sconfitti, mentre in Grecia e in Francia erano riusciti nel loro intento. I moti venivano principalmente divisi in liberali e democratici. I primi combattevano si per dare vita allo stato nazionale, ma anche per una costituzione, che doveva limitare il potere regale attraverso la divisione tra monarchie, il parlamento. Il loro modello politico era di tipo costituzionale. I democratici invece rivendicavano l'abolizione della monarchia e uno stato dove il potere era solamente del parlamento. Il diritto di voto doveva essere esteso a tutto il popolo. Questa divisione aveva impedito che i due gruppi potessero combattere insieme per l'indipendenza nazionale.