I FUTURISTI Nei primi decenni del Novecento si sviluppa in Italia il movimento futurista. Gruppi di scrittori, pittori, scultori, musicisti vi aderiscono sottoscrivento dei "manifesti" in cui si proclamano le regole e i principi delle varie arti. Il movimento guarda al futuro per rompere con il passato e con la tradizione, esaltando la macchina, la velocitā, la tecnica. Nell'ambito della letteratura la personalitā di maggior spicco č Filippo Tommaso Marinetti (all'automobile da corsa), inventore delle parole in libertā: una forma espressiva che rifiuta la sintassi e la punteggiatura convenzionali, si affida ad associazioni istintive e ricerca una libertā assoluta delle immagini. In campo musicale un rappresentante di rilievo fu Luigi Russolo, a cui in particolare si deve l'invenzione dell'intonarumori, uno strumento che usava per mettere in pratica la sua teoria del "rumorismo" ovvero di una musica nella quale ai suoni dovevano essere sostituiti i rumori. Gli esiti artisticamente piu' significativi si hanno nel campo della pittura e della scultura, dove alcuni artisti come Umberto Boccioni e Giacomo Balla riescono a realizzare un linguaggio pittorico nuovo che cerca di rappresentare il mondo in movimento. Qui il ritmo (vocabolo che in arte indica un succedersi di forme nello spazio) viene utilizzato per dare l'effetto del movimento, come in Forme Uniche nella Continuitā dello Spazio di Boccioni, in cui modella i muscoli come elementi del ritmo.