MUSICA: INTRODUZIONE Fin dalla storia piu' antica, gli uomini hanno sentito a necessità di esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni attraverso la pittura, la musica e la danza. Originariamente nata per imitare i suoni della natura nella speranza di accattivarsi quelle forze misteriose che per l'uomo primitivo manifestavano la presenza degli spiriti, la musica assume nel corso del tempo caratteristiche via via piu' definite. I Greci sviluppano la sintesi tra poesia e musica, con i lirici e la grande tradizione della tragedia e del teatro. E' oggetto di studio nei suoi rapporti con la matematica. Nel medioevo la musica era ancora soprattutto sacra, ma inizia a diffondersi la musica profana tra i nobili, nei castelli, e tra la gente piu' umile, nei borghi. Nasce la scrittura musicale moderna e vengono rivalutati e perfezionati gli strumenti musicali. Nel 400 cresce l'autonomia della musica nei confronti della chiesa e prevalgono forme di canto popolare e profano. Nel 500 la musica diventa parte delle rappresentazioni teatrali acquistando la sua autonomia (opera lirica) dalla musica da camera nel periodo barocco. (1600) Nell' 800 si assiste alla fioritura del melodramma con l'affermazione di temi storici e drammatici. Nella musica strumentale si afferma il primato dell'uso del pianoforte e l'orchestra sinfonica raggiunge il suo piu' alto sviluppo. Nel 900 la ricerca di inedite forme espressive porta alla nascita di nuovi generi musicali: atonale, politonale, puntillista, seriale o dodecafonica. In Italia si afferma anche in campo musicale il movimento futurista. Si apre una stagione di sperimentazione: anche i rumori della civiltà moderna devono far parte di una composizione musicale. Nuove tecnologie permettono di creare nuovi suoni e rivoluzionano il mestiere del compositore.