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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Pazzia di Orlando_Marvin Basile, 132-136 Orlando rimane a dormire per tre giorni senza cibo, finché il dolore non lo rende completamente pazzo. Il quarto giorno si libera delle armi, si spoglia degli abiti e dell’armatura rimanendo completamente nudo. Continua a mani nude la la sua opera distruttrice. Nell’udire quei rumori, i pastori accorrono per vedere cosa è successo. I versi finali del canto annunciano il nuovo tema, cioè la strage dei villani. Ariosto interrompe la narrazione per non infastidire il lettore a causa della lunghezza. ???? Interruzione della narrazione per tenere alta l'attenzione del lettore o dell'ascoltatore., 132-136 Orlando rimane a dormire per tre giorni senza cibo, finché il dolore non lo rende completamente pazzo. Il quarto giorno si libera delle armi, si spoglia degli abiti e dell’armatura rimanendo completamente nudo. Continua a mani nude la la sua opera distruttrice. Nell’udire quei rumori, i pastori accorrono per vedere cosa è successo. I versi finali del canto annunciano il nuovo tema, cioè la strage dei villani. Ariosto interrompe la narrazione per non infastidire il lettore a causa della lunghezza. ???? Con la caratteristica mutevolezza della sua poesia, Ariosto ci prepara un nuovo e diverso episodio, cioè la descrizione delle follie, delle bizzarrie stravaganti e grottesche., 124-129 Raggiunta una parte di bosco solitaria, grida e urla, manifestando il suo dolore. Tutta la notte cammina nel bosco senza pace; all’alba il destino lo riporta nel luogo dove Medoro ha inciso l’epigramma; a quella vista sguaina la spada. ???? Inizia la trasformazione di Orlando. Egli comincia a dare libero sfogo al suo dolore con “gridi e urli” feroci., Similitudine: il dolore fa fatica ad uscire come l’acqua esce fuori a fatica da un vaso con la bocca stretta. . Ariosto fa riferimento alla sua esperienza e riconosce in Orlando un compagno di pena amorosa., 112-114 Orlando crolla e si lascia andare in preda a tutto il suo dolore, con il mento sul petto e la fronte bassa. L’immenso dolore non lascia spazio ai lamenti né al pianto e rimane tutto dentro. Ritorna in sé e pensa che qualcuno voglia infamare Angelica, imitando bene la sua grafia. ???? Inizia la descrizione psicologica di Orlando che, in un crescendo di estrema sofferenza, porta l’eroe alla pazzia., Canto XXIII - Ottave100-101 Nell’inseguire il saraceno Mandricardo, Orlando giunge in uno splendido spiazzo pieno di fiori ed alberi. Si tratta del bosco dove Angelica e Medoro si sono conosciuti e amati. Tale luogo diverrà per lui “travaglioso albergo e crudo, empio soggiorno”. . Il caso conduce Orlando nel luogo in cui impazzirà, segnando il suo destino, La certezza del proprio male è immediata. Tutto ciò che egli tenterà dopo sarà solo un artificio della ragione, la ricerca di un pretesto per ingannare se stesso . Similitudine con l’uccello che si imbriglia sempre di più quanto più batte le ali per liberarsi dalla trappola, 106-111 Errando, in preda al rifiuto di accettare la realtà, giunge all’entrata della grotta, dove Medoro ha inciso l’epigramma del suo amore per Angelica: scritto in arabo, lingua che Orlando conosce; lo legge più volte e rimane impietrito con gli occhi fissi sulla pietra. ???? 112-114 Orlando crolla e si lascia andare in preda a tutto il suo dolore, con il mento sul petto e la fronte bassa. L’immenso dolore non lascia spazio ai lamenti né al pianto e rimane tutto dentro. Ritorna in sé e pensa che qualcuno voglia infamare Angelica, imitando bene la sua grafia., 112-114 Orlando crolla e si lascia andare in preda a tutto il suo dolore, con il mento sul petto e la fronte bassa. L’immenso dolore non lascia spazio ai lamenti né al pianto e rimane tutto dentro. Ritorna in sé e pensa che qualcuno voglia infamare Angelica, imitando bene la sua grafia. ???? 115-120 Vagando, Orlando vede uscire il fumo dai camini sui tetti e giunge alla capanna del pastore che aveva ospitato i due amanti. Anche qui le pareti sono piene di scritte. Il pastore, vedendolo triste, gli narra la storia d’amore di Angelica e Medoro e gli mostra il bracciale regalatogli dalla ragazza., 124-129 Raggiunta una parte di bosco solitaria, grida e urla, manifestando il suo dolore. Tutta la notte cammina nel bosco senza pace; all’alba il destino lo riporta nel luogo dove Medoro ha inciso l’epigramma; a quella vista sguaina la spada. ???? TERZA FASE: LA PAZZIA SCOPPIA CON IRA E FURORE, 132-136 Orlando rimane a dormire per tre giorni senza cibo, finché il dolore non lo rende completamente pazzo. Il quarto giorno si libera delle armi, si spoglia degli abiti e dell’armatura rimanendo completamente nudo. Continua a mani nude la la sua opera distruttrice. Nell’udire quei rumori, i pastori accorrono per vedere cosa è successo. I versi finali del canto annunciano il nuovo tema, cioè la strage dei villani. Ariosto interrompe la narrazione per non infastidire il lettore a causa della lunghezza. ???? Canto XXIV - Ottave 1-4 Chi si accorge di essere immerso nell’amore, cerchi di non lasciarsi prendere totalmente, perché ciò porta alla pazzia in quanto l’amore è come una selva, in cui molti si perdono. Ariosto fa riferimento alla sua esperienza ed al suo desiderio di liberarsi di quella pena. Poi riprende il racconto., Canto XXIV - Ottave 1-4 Chi si accorge di essere immerso nell’amore, cerchi di non lasciarsi prendere totalmente, perché ciò porta alla pazzia in quanto l’amore è come una selva, in cui molti si perdono. Ariosto fa riferimento alla sua esperienza ed al suo desiderio di liberarsi di quella pena. Poi riprende il racconto. ???? 5-9 Vista la forza smisurata di Orlando, i pastori cercano di fuggire, ma molti vengono brutalmente uccisi. Altri scappano da tutte le parti per trovare rifugio. Il pazzo scaglia la sua furia contro gli animali. Dai paesi vicini accorrono altri contadini, la cui schiera si ingrossa sempre di più., Contrasto: Orlando, che come cavaliere ha giurato di battersi per la fede e per i deboli, ora usa la sua forza, donatagli da Dio, per compiere i delitti più atroci. ???? Alla fine, Orlando si trasforma da cavaliere umile ad animale ingordo., 5-9 Vista la forza smisurata di Orlando, i pastori cercano di fuggire, ma molti vengono brutalmente uccisi. Altri scappano da tutte le parti per trovare rifugio. Il pazzo scaglia la sua furia contro gli animali. Dai paesi vicini accorrono altri contadini, la cui schiera si ingrossa sempre di più. ???? Metafora dell’onda che si ingrossa sempre di più., 5-9 Vista la forza smisurata di Orlando, i pastori cercano di fuggire, ma molti vengono brutalmente uccisi. Altri scappano da tutte le parti per trovare rifugio. Il pazzo scaglia la sua furia contro gli animali. Dai paesi vicini accorrono altri contadini, la cui schiera si ingrossa sempre di più. ???? La battaglia di Orlando non avviene più per un nobile scopo, ma solo per dare libero sfogo alla sua pazzia., Canto XXIV - Ottave 1-4 Chi si accorge di essere immerso nell’amore, cerchi di non lasciarsi prendere totalmente, perché ciò porta alla pazzia in quanto l’amore è come una selva, in cui molti si perdono. Ariosto fa riferimento alla sua esperienza ed al suo desiderio di liberarsi di quella pena. Poi riprende il racconto. ???? Il caso fa accorrere i pastori verso il luogo che segnerà tragicamente il destino per molti di loro., 124-129 Raggiunta una parte di bosco solitaria, grida e urla, manifestando il suo dolore. Tutta la notte cammina nel bosco senza pace; all’alba il destino lo riporta nel luogo dove Medoro ha inciso l’epigramma; a quella vista sguaina la spada. ???? Il bosco e l’oscurità come specchio dell’intrico dell’animo. Orlando vaga senza meta e senza tempo, Passaggio di Orlando da eroe a uomo ???? Libero da ogni dubbio, Orlando, rimasto solo, sfoga il proprio dolore con un pianto silenzioso. Egli ci appare allora in tutta la sua umanità e tragicità; non più il grande e invincibile paladino, ma un semplice uomo, che non riesce a sopportare la disillusione fino al punto di impazzire per amore., Canto XXIII - Ottave100-101 Nell’inseguire il saraceno Mandricardo, Orlando giunge in uno splendido spiazzo pieno di fiori ed alberi. Si tratta del bosco dove Angelica e Medoro si sono conosciuti e amati. Tale luogo diverrà per lui “travaglioso albergo e crudo, empio soggiorno”. .. Paesaggio idilliaco - Locus amenus, 10-13 Orlando ne uccide a decine e grazie alla sua invulnerabilità nessuno riesce neanche a ferirlo. Il pazzo si reca poi in un paese abbandonato e lì, affamato, mangia voracemente tutto ciò che gli capita tra le mani. Nei boschi uccide animali selvatici che divora con ingordigia animalesca. ???? La narrazione diventa ironica e inverosimile, la situazione è tragicomica e Ariosto utilizza questi artifici letterari per alleggerire il racconto.