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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: La conclusione dell'opera, Dante Alighieri. Giulia Mocchi, Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care. Gira/Tira La sofferenza che l'amore provoca permette al poeta di arrivare al Paradiso, La conclusione dell'opera (Dante, Vita Nova-Cap. XLI-XLII) Conclusione in prosa Il poeta informa di voler dedicare a Beatrice lodi mai fatte ad altre donne ( introduzione implicita della Divina Commedia), Sonetto Metrica: Rime secondo lo schema ABBA, ABBA nelle quartine; CDE,DCE nelle terzine Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care., Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care. Sottile/Gentile La perfezione di Beatrice non è compresa completamente dal cuore del poeta, Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care. Ridice/Beatrice La vista riferisce a Dante la bellezza di Beatrice che luinon riesce a percepire, La conclusione dell'opera (Dante, Vita Nova-Cap. XLI-XLII) Introduzione in prosa Dante dedica 2 sonetti a due donne gentili, e un terzo per concludere il poema analizzandolo e dividendolo in 5 parti, Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care. Disira/Mira Il desiderio del poeta è quello di ammirare Beatrice nel suo splendore, Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care. Core/Amore, La conclusione dell'opera (Dante, Vita Nova-Cap. XLI-XLII) Sonetto Metrica: Rime secondo lo schema ABBA, ABBA nelle quartine; CDE,DCE nelle terzine, Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care. Parlare/Care Dante dedica il sonetto alle donne gentili, Sonetto Metrica: Rime secondo lo schema ABBA, ABBA nelle quartine; CDE,DCE nelle terzine E' il sonetto conclusivo dell'opera in cui Dante informa di una nuova apparizione di Beatrice, diviso in 5 parti., Oltre la spera che più larga gira passa 'l sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare. So io che parla di quella gentile, però che spesso ricorda Beatrice, sì ch'io 'ntendo ben, donne mie care. Onore/Splendore Dante loda Beatrice per la sua bellezza e il suo splendore