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Il blues Un canto di dolore

Il blues è nato e si è sviluppato in seguito alla schiavitù delle comunità nere, nelle regioni del sud degli Stati Uniti; è da considerarsi la manifestazione profana di un sentimento e di un dolore, che ha avuto un lungo, inesorabile tracciato umano e civile, e ha ritrovato nel canto e nell'accompagnamento un’ampia e angosciosa possibilità di espressione.

La data di nascita dell'incontro tra l'espressione poetica e musicale va collocata verso il 1870, come un’aspra denuncia di una vasta comunità di neri che trova all'improvviso la forza e il coraggio di esprimere la propria angoscia in un lamento di dolore, che si traduce talvolta in un impetuoso inno di guerra, in un grido provocato dalla miseria, dal vuoto che è inconsciamente alle proprie spalle. I primi musicisti blues (i bluesmen) erano infatti tutti schiavi deportati dall'Africa per svolgere i lavori più umili e faticosi, alle dipendenze dei padroni bianchi.

Pur essendo schiavi, i neri insediati nel territorio della Louisiana godevano di libertà maggiore di quanto non accadesse per coloro che erano giunti nei possedimenti inglesi e puritani. Questo spiega perché i primi blues nacquero a New Orleans e nei dintorni sulle rive del Mississippi, dove potevano continuare ad esprimere la loro spiritualità, le loro usanze e i loro costumi.

Nel canto blues persiste ancora la tristezza e il dolore quotidiano che si tramuta in speranza di miglioria e si esprime originariamente con canti accompagnati dal solo battito delle mani e non dalla musica, conservando sempre il caratteristico aspetto di poesia capace di esprimere una condizione di desolato rammarico e di aspra nostalgia.

Tale genere musicale nacque dall'incontro fra la tradizione musicale africana e gli strumenti musicali europei; dapprima fu semplicemente l'espressione di un disagio collettivo, ma in poco tempo si trasformò in una sorta di canale di comunicazione parallelo fra le varie comunità nere.

Il blues ha una struttura relativamente semplice, sia per la parte musicale che per quella del testo. La tradizione musicale africana difatti si basa su intervalli musicali differenti da quelli presenti nel sistema occidentale, perciò gli strumenti melodici sono intonati in maniera differente. Ciò favorì l'utilizzo di voce, chitarra e armonica a bocca, tutti strumenti in grado di riprodurre le stonature (bending) controllate, di cui avevano bisogno i musicisti per avvicinare la loro musica a quella dei loro avi. Queste "stonature" ancora oggi sono il marchio indelebile del suono blues.

Il blues è un mezzo di espressione di sé, una sorta di purificazione, che aiuta l’artista ad aprirsi e a sfogarsi, e di conseguenza trasmettere all'ascoltatore il dolore e le pene della vita.

Created By
Giulia Cortina
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